martedì, 15 luglio 2008

Gusto formica

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Scena prima: un giorno di inizio primavera, la cucina è invasa dalle solite minuscole formiche che ogni anno, passati i mesi freddi, si rifanno vive. Io mi sto rifocillando con delle fette di pane ai semi di girasole e nutella, una vera delizia. Per quanta attenzione uno ci metta è immancabile che molti semini si stacchino dal pane e cadano per terra o sul tavolo o, nel mio caso, sul piano di lavoro. Poco male visto che raccoglierli con i polpastrelli e schiacciarli tra i denti uno ad uno è un'altra piccola soddisfazione per il palato.

Nella penombra del tramonto passo dalla cucina, raccolgo l'ennesimo semino e lo metto in bocca ma quando lo schiaccio ha un gusto molto particolare. Dopo due secondi di riflessione capisco di essermi appena mangiato una formica, la cosa strana però è che quel gusto non mi è nuovo, mi ricorda qualcosa ma non so dire cosa ...

Scena seconda: un giorno di fine primavera, la stagione delle ciliegie sta per concludersi e sugli alberi rimangono solo quelle scartate dai contadini o perché troppo piccole o perché un po' rovinate. A contendersele merli, insetti e lo scrivente con prole al seguito. Ne raccolgo una ma è già stata colonizzata dalle formiche, poco male, io non sono particolarmente schizzinoso e così le soffio via e me la mangio. Ecco che riassaporo quel gusto e capisco dove l'avevo già sentito: le ciliegie molto mature sono spesso assalite dalle formiche che per scomporle secernono delle particolari sostanze che impregnano anche il resto del frutto!

Conclusione: le formiche sono buone, hanno lo stesso gusto di certe ciliege molto mature.

Più in generale il mangiare insetti pare essere una buona abitudine alimentare, meglio pane e nutella comunque.

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Scritto da Nicola Piccinini alle 4:58 PM in /