lunedì, 4 settembre 2006
Disturbato psichicamente
« Laif is nau | Main | Nuove professioni »Sento il dovere di rispondere al post di Enrico Maria Milic intitolato Linux e il disturbo psichico.
Un paio di premesse:
- da più di 10 anni uso abitualmente GNU/Linux al lavoro e a casa (e non mi pare che la mia psiche ne abbia risentito più di tanto ;-) ), questo per dire che sopperisco abbondantemente con l'esperienza alla poca competenza nel parlare di questi temi. Divagando un po': Windows invece lo uso molto raramente, mi capita di farlo solo su macchine altrui e tutte le volte sono impacciatissimo, sembra quasi che non abbia mai visto un computer. Dato che spesso, in quei casi, figuro come l'esperto di turno la situazione diventa particolarmente imbarazzante!
- non è mia intenzione dare il via ad una delle classiche battaglie tra sostenitori di sistemi operativi diversi, voglio solo fare alcune precisazioni, peraltro già stranote, che ritengo utili a chi legge per una migliore comprensione della questione.
Punto per punto:
per i primi due non dovrebbero esserci molti problemi visto che si usano in ambienti basati prevalentemente su standard aperti. Il discorso purtroppo cambia per Open Office perché opera dove lo standard di fatto sono i formati proprietari Microsoft. Visto che, per quanto ne so, non esiste una documentazione pubblicamente consultabile su come siano fatti tali formati, l'attuale compatibilità offerta dai prodotti a sorgente aperto è stupefacente ma, purtroppo, ancora insufficiente :-( . Un discorso analogo lo si può fare per Thunderbird e Firefox per quel che riguarda la fruizione di documenti non canonicamente {ueb}, ad esempio i video. Questo è uno dei più grandi ostacoli alla diffusione di GNU/Linux.Thunderbird per la posta, Firefox per il web e Open Office per i software di testi, calcolo e presentazioni
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incompatibilità di schede audio varie, per esempio, mi fanno diventare un’avventura complessa usare Skype
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Gimp come programma per la grafica - che ogni tanto mi tocca usare - è un programma sfigato e scadente.
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Ma la cosa peggiore è quella che mi sto sobbarcando ora: per aggiornare Ubuntu dalla versione 5 alla 6 non c’è una - dico una - guida in inglese o in italiano che permetta a un "human being" come me di capire come fare senza frizzi e lazzi di righe di comando, shell e pippette varie.
Ad ogni modo su Ubuntu, a braccio, dovrebbe bastare editare il file/etc/apt/sources.list
sostituendo il nome della vecchia versione con quello nuovo, poi aprire un terminale di root (suvvia, non bisogna avere paura dei terminali!), lanciare il comandoapt-get update
che aggiorna il database dei pacchetti e poi il comandoapt-get dist-upgrade
che effettua concretamente l'aggiornamento. Penso che, con un accesso ssh, si possa far fare l'operazione in remoto a qualche amico più competente ma per esserne sicuro dovrei chiedere al mio sistemista di fiducia (non vorrei che un aggiornamento così importante chiudesse la connessione a lavoro incompleto!).
In generale credo che la gestione degli aggiornamenti di sistema sia un punto di forza di GNU/Linux, non il contrario. Tanto per dire io la settimana scorsa ho spostato il mio sistema su un disco più capiente in un paio d'ore (il tempo materialmente necessario per riscaricare e reinstallare il sistema e copiare i miei dati) perdendo una sparuta minoranza delle mie configurazioni e personalizzazioni. Tutto questo senza masterizzare alcun cd o dvd, operazione che detesto.
In conclusione, a mio parere, è per certi aspetti vero che, al giorno d'oggi, usare GNU/Linux sia un atto di masochismo. Non bisogna però pensare che ciò sia causato dalla mente folle dei {gik} che sviluppano software a sorgente aperto (beh, ogni tanto forse è proprio così ;-) ). La ragione fondamentale è che esiste il monopolio Microsoft nei sistemi operativi su macchine desktop, ciò condiziona implicitamente la produzione di ogni materiale informatico (software, documenti, ecc.) rendendolo molto più facilmente fruibile all'interno di tale ambiente. Una riprova di ciò è che quando si opera, come me, in settori tradizionalmente legati a GNU/Linux spesso il lavoro risulta più complicato se svolto con Windows.
In altre parole, l'indiscutibile migliore facilità di utilizzo di Windows è in massima parte dovuta al fatto che tutti (o quasi) ce l'hanno e tutti (o quasi) assumono (erroneamente) che anche chi adopererà la loro roba ce l'ha. C'è, in questo senso, una diffusa mancanza di sensibilità nei confronti di chi preferisce non usare prodotti proprietari. Detto questo, a mio parere, sarebbe buona cosa se tutti, ad eccezione degli azionisti Microsoft, si impegnassero, con l'uso quotidiano del computer, a ridurre la propria dipendenza da Windows e, più in generale, da formati e protocolli chiusi, perché il monopolio giova solo ai monopolisti.
Technorati Tags: GNU/Linux Microsoft Windows formati aperti standard aperti Ubuntu
Commenti su questo articolo:
ciao e grazie mille per il tuo esauriente post.
non sono stato chiarissimo su alcuni punti e mi spiego: firefox e thunderbird sono due ottimi programmi, in particolare il primo è certamente meglio del suo concorrente microsoft.
diciamo che per quanto riguarda openoffice il problema è invece che lo standard degli utilizzatori di quei programmi sono le suite microsoft ci si ritrova a creare documenti (doc, ppt, xls o qualsiasi) che la maggior parte dei tuoi destinatari vede in maniera diversa da come li hai creati. ma fino a qua nessun problema: ci si può adeguare.
i problemi reali sono i driver, i programmi sfigati che mancano e, soprattutto, il sistema operativo vero e proprio: p.e. e per l'appunto il passaggio da windows 98 a XP è stato totalmente... indolore.... gli aggiornamenti il sistema se li fa tutti da solo. ubuntu è un'altra storia, purtroppo.
(per chiarezza copio-incollo sto commento anche sotto il mio post sul mio blog)
continuo anch'io da te
Ho letto il post (ma nessuno dei commenti) a cui hai risposto con il tuo e mi sono chiesto: "Ma come diavolo si fa a sfasciare tutto installando Ubuntu?" Non sono riuscito a darmi una risposta... ma lascio perdere, perché chi scrive che non esiste una guida da seguire per l'aggiornamento non ha gli occhi o la voglia di leggere.
Mi permetto alcuni commenti su quanto hai scritto tu, sperando di farti saltare la mosca al naso :-D
E che caspita! Il motore del tuo blog sembra essersi un po' strozzato con i tag html che ho usato nel commento precedente :-D
è già :-(
Ho sistemato come meglio potevo ...
Grazie comunque del contributo!